Offerta Formativa

SCUOLA DELL’INFANZIA ‘DON G. BARADELLO’
LATISANOTTA DI LATISANA (UDINE)

P.T.O.F.
(PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA)

 



PREMESSA

Che cos’è il PTOF: introduzione e ragioni.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) è il documento che serve ad illustrare tutto ciò che la nostra Scuola dell’Infanzia offre ai propri iscritti. In esso sono esplicitate le scelte educative e didattiche che concorrono alla crescita armonica ed alla formazione dei bambini e delle bambine che la frequentano,  dove è contenuto tutto ciò che la Scuola dell’Infanzia “Don Giacomo Baradello” attua ed intende realizzare per i suoi alunni,  in armonia con i principi della Costituzione, ai sensi delle disposizioni del D.P.R. n° 275/1999 (art. 3 e 8) e della legge n° 62/2000 ( art. unico, coma 4, lettera a) e D.M. 234 del 20.06.2000 applicativo del precedente art.8. Il P.T.O.F. è elaborato dal Collegio Docenti, ha validità triennale ma viene aggiornato annualmente e approvato dal Comitato di Gestione e dal Consiglio D’Intersezione e viene esposto nella bacheca all’entrata della scuola per metterlo a disposizione dei genitori, mentre l’estratto viene consegnato all’atto dell’iscrizione.

2 La cornice di riferimento pedagogico (Indicazioni Nazionali per il Curricolo D.M. n. 254 del 16(11/2012)

Il curricolo della Scuola dell’Infanzia “Don Giacomo Baradello” trova la sua realizzazione in una visione di bambino in quanto soggetto attivo impegnato, in continua interazione con i pari, gli adulti, l’ambiente, la cultura. È proprio attraverso il fare, l’agire, lo sperimentare in prima persona che il bambino può raggiungere ambiti di competenza in modo flessibile e tenendo conto dei propri processi di apprendimento.

Le Finalità della nostra Scuola dell’Infanzia sono descritte dalle Indicazioni Nazionali 2012 e sono collocate all’interno di un progetto di scuola articolato e unitario, nel quale si riconosce sul piano educativo la priorità della famiglia e l’importanza del territorio di appartenenza con le sue risorse sociali, istituzionali e culturali. Esse si propongono di aiutare il bambino a:

  • Maturare la propria identità: nel corso del triennio il bambino è stimolato a scoprire sé stesso, ampliando la propria vita relazionale, al fine di raggiungere atteggiamenti di sicurezza, stima di sé e fiducia nelle proprie capacità. Ciò porta ad apprezzare l’identità personale nella differenza dei sessi e l’identità culturale per i valori specifici della comunità di appartenenza nel rispetto e nell’incontro di altre culture.
  • Conquistare la propria autonomia: nel fare scelte personali, nel gestirsi autonomamente, nell’entrare in relazione con l’altro diverso da sé, nel rispetto degli altri, dell’ambiente e nel maturare atteggiamenti di solidarietà. Ciò porta a sviluppare nel bambino la libertà di pensiero e la capacità di orientarsi alla luce delle proprie esigenze e inclinazioni personali.
  • Sviluppare le competenze: consolidando le abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche, intellettive e cognitive. Il bambino vive molteplici esperienze che trovano il loro fondamento nel fare e nell’agire, nell’incontro con i sistemi simbolici culturali del nostro paese di appartenenza. La rielaborazione, con l’aiuto dell’insegnante, amplia le conoscenze già possedute dal bambino e valorizza e potenzia l’intelligenza creativa.
  • Sviluppare il senso di cittadinanza: scoprendo gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso le regole condivise, che si definiscono attraverso la socialità, il dialogo, il rispetto per gli altri e un’attenzione particolare nei confronti dell’ambiente. È  in questo modo che si pongono le fondamenta di un sistema democratico aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura.
     

1.2.1 I campi di esperienza

Nell’approccio globale che caratterizza la scuola dell’infanzia, le insegnanti individuano dietro ai cinque campi di esperienza il delinearsi dei saperi disciplinari; i campi di esperienza costituiscono la cornice entro la quale, nelle attuali Indicazioni, vengono definiti i traguardi per lo sviluppo delle competenze che rappresentano i punti di riferimento più significativi che i bambini vengono portati a conseguire al termine della scuola dell’infanzia.

IL SE E L’ALTRO
Questo campo rappresenta l’ambito elettivo in cui i temi dei diritti e dei doveri, del funzionamento della vita sociale, della cittadinanza e delle istituzioni trovano una prima “palestra” per essere guardati e affrontati concretamente. La scuola si pone come spazio di incontro e di dialogo, di approfondimento culturale e di reciproca formazione tra genitori e insegnanti per affrontare insieme questi temi e proporre ai bambini un modello di ascolto e di rispetto, che li aiuti a trovare risposte alle loro domande di senso in coerenza con le scelte della propria famiglia, nel comune intento di rafforzare i presupposti della convivenza democratica

I cui traguardi di sviluppo delle competenze sono:

  • Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.
  • Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, esprimerli in modo sempre più adeguato.
  • Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità mette a confronto con altre.
  • Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.
  • Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.
  • Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise.
  • Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, funzionamento delle piccole comunità e della città

IL CORPO E IL MOVIMENTO

 

Il bambino impara a leggere e interpretare i messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui, rispettandolo e avendone cura. La scuola dell’infanzia mira altresì a sviluppare la capacità di esprimersi e di comunicare attraverso il corpo per giungere ad affinarne le capacità percettive e di conoscenza degli oggetti, la capacità di orientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare secondo immaginazione e creatività

I cui traguardi di sviluppo delle competenze sono:

  • Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola.
  • Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.
  • Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto.
  • Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di  movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva.
  • Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.

     
  • IMMAGINI, SUONI E COLORI

I linguaggi a disposizione dei bambini, come la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione dei materiali, le esperienze grafico-pittoriche, i mass-media, vanno scoperti ed educati perché sviluppino nei piccoli il senso del bello, la conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà

I cui traguardi di sviluppo delle competenze sono:

  • Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente.
  • Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.
  • Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione) sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte.
  • Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.
  • Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali.
  • Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli
  • I DISCORSI E LE PAROLE
    I bambini si presentano alla scuola dell’infanzia con un patrimonio linguistico significativo, ma con competenze differenziate, che vanno attentamente osservate e valorizzate. In un ambiente linguistico curato e stimolante i bambini sviluppano nuove capacità quando interagiscono tra di loro, chiedono spiegazioni, confrontano punti di vista, progettano giochi e attività, elaborano e condividono conoscenze. I bambini imparano ad ascoltare storie e racconti, dialogano con adulti e compagni, giocano con la lingua che usano, provano il piacere di comunicare, si cimentano con l’esplorazione della lingua scritta. La scuola dell’infanzia ha la responsabilità di promuovere in tutti i bambini la padronanza della lingua italiana, rispettando l’uso della lingua di origine.

I cui traguardi di sviluppo delle competenze sono:

  • Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.
  • Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.
  • Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.
  • Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole.
  • Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.
  • Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.
  • LA CONOSCENZA DEL MONDO 
    Esplorando oggetti, materiali e simboli, osservando la vita di piante ed animali, i bambini elaborano idee personali da confrontare con quelle dei compagni e degli insegnanti. Imparano a fare domande, a dare e a chiedere spiegazioni, a lasciarsi convincere dai i punti di vista degli altri, a non scoraggiarsi se le loro idee non risultano appropriate. Possono quindi avviarsi verso un percorso di conoscenza più strutturato, in cui esploreranno le potenzialità del linguaggio per esprimersi e l’uso

di simboli per rappresentare significati

I cui traguardi di sviluppo delle competenze sono:

  • Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata.
  • Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.
  • Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo.
  • Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.
  • Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi.
  • Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità.
  • Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro,  sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

Competenze chiave europe

Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) che sono:

 

1) comunicazione nella madrelingua;

2) comunicazione nelle lingue straniere;

3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;

4) competenza digitale;

5) imparare a imparare;

6) competenze sociali e civiche;

7) spirito di iniziativa e imprenditorialità;

8) consapevolezza ed espressione culturale.

 

DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA ALLA SCUOLA PRIMARIA…

Al  termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale.

 

 

COMPETENZE CHIAVE

 

 

PROFILO IN USCITA

 

 

IMPARARE AD IMPARARE

 

E’ attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta.

 

SENSO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITA’

 

Sviluppa la curiosità, la voglia di sperimentare – interagisce con le cose, l’ambiente e le persone percependone le reazioni e i cambiamenti.

 

Consolida autostima – è consapevole di risorse e limiti – Utilizza errori come fonte di conoscenza.

 

COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

 

Conosce e gestisce le proprie emozioni –E’ consapevole di desideri e paure- Avverte stati d’animo propri e altrui – Sviluppa un’intelligenza empatica.

 

Condivide esperienze e giochi – usa strutture e risorse comuni – gestisce gradualmente i conflitti e le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici.

 

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA

 

Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore priorità la lingua italiana.

 

Ha sviluppato l’attitudine a porre domande, cogliere diversi punti di vista,  riflettere,  negoziare significati.

 

COMPETENZA MATEMATICA, COMPETENZA DI BASE  IN SCIENZA E TECNOLOGIA

                                               

 

Padroneggia abilità di tipo logico. Ha interiorizzato le coordinate spazio-temporali, si orienta nel mondo dei simboli delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie.

 

Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni. Formula ipotesi  ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana.

 

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

 

Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze.

 

 

b) Le scelte didattiche

La Progettazione didattica varia nei suoi contenuti  annualmente, è organizzata in UDA (Unità di Apprendimento) suddivisa per i 5 campi di esperienza, come definito dalle indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo del 2012. La progettazione  viene conservata agli atti della scuola e viene  esplicitata durante il primo incontro assembleare  ai genitori.

Le attività didattiche si svolgono in diverse modalità:

Attività di sezione guidata dall’insegnate titolare della sezione e secondo la programmazione annuale stabilita.

 

c) Il ruolo dell’insegnante

 

  • Promuove e stimola la vita di relazione e le attività educative coerentemente con il progetto educativo.
  • Rappresenta una guida ed un modello.
  • Soddisfa i bisogni peculiari dei bambini.
  • Crea un clima di benessere dove i bambini e educatori stiano bene assieme.
  • Predispone la programmazione educativa specificando obiettivi, contenuti, metodi, mezzi e verifiche per la valutazione.
  • Predispone le unità didattiche o i progetti.
  • Favorisce occasioni di colloqui individuali (formali od informali) con i genitori, promuove la co-responsabilità educativa e organizza momenti di condivisione attraverso le riunioni di intersezione con i rappresentanti dei genitori.
  • Migliora la propria professionalità partecipando a momenti di formazione continua ed aggiornamento.
  • Partecipa a momenti di coordinamento settimanale o quindicinale stabiliti dal collegio docenti (secondo necessità).
  • Favorisce ed attua momenti di incontro e di attività comuni, secondo il principio della ‘continuità’ con la scuola primaria.
  • Verifica costantemente il proprio operato e quello globale del servizio.
  • Promuove nei bambini una maggiore sensibilità verso la religione cattolica.
  • Facilita gli apprendimenti attraverso il fare.

 

Le insegnanti partecipano agli incontri previsti per la continuità scolastica con le colleghe della Scuola Primaria attraverso colloqui personali per far conoscere i percorsi educativi effettuati e  con visite assieme ai bambini che frequentano l’ultimo anno.

Al termine del triennio scolastico compilano per ogni alunno una griglia personale che verrà consegnata alle insegnanti della Scuola Primaria.

 

L’insegnante–coordinatrice in particolare:

 

  • Cura la tenuta dei registri degli alunni, inclusi i fascicoli personali e dei verbali degli organi       collegiali. 
  • Effettua le iscrizioni dei nuovi allievi.
  • Convoca le riunioni del collegio docenti e del consiglio di intersezione.
  • Si occupa della progettazione didattica e delle attività inerenti l’offerta formativa.
  • Promuove iniziative per la partecipazione e l’integrazione dei genitori all’attività scolastica e coordina l’organizzazione scolastica in funzione dei bisogni del bambino cura i rapporti con l’equipe medico-psico-pedagogica in presenza di alunni disabili.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  1. IDENTITA’ DELLA SCUOLA

 

La scuola dell’Infanzia Parrocchiale “Don G. Baradello” di Latisanotta -Latisana (UD)  è una scuola cattolica, associata FISM (Federazione italiana scuole materne), senza fini di lucro, sostenuta economicamente  dai genitori dei bambini frequentanti che partecipano alla gestione tramite i loro rappresentanti in Consiglio di Amministrazione.

Per tracciare la storia di come è nato l’Asilo infantile di Latisanotta (frazione di Latisana Provincia di Udine) non è cosa facile come per altre istituzioni che hanno avuto lascito o fondazione di un’unica persona in quanto l’idea e l’opera dell’Asilo di Latisanotta sono state realizzate con il contributo di molte persone, seppur con a capo il Parroco di allora, Don Giacomo Baradello .

Tuttavia la nascita ufficiale è inserita nel periodo post-bellico, precisamente nel settembre 1946 quando il Presidente ed il Segretario della Latteria locale si presentarono in canonica dal Parroco per comunicare che il Consiglio della Latteria aveva proposto di devolvere gli utili dell’annata per erigere un asilo per i bambini della Parrocchia.

Dopo varie vicissitudini venne acquistato il terreno ed iniziati i lavori nel 1948 su disegno del prof. Zanini: dopo circa due anni ci fu l’inaugurazione da parte del Vescovo di Udine Giuseppe Nogara : era la domenica del 19 novembre 1950.

Da allora l’immobile della scuola è stato ristrutturato ed ampliato più volte (soprattutto dopo le alluvioni degli anni 1965 e 1966 che colpirono il centro della Bassa Friulana), raggiungendo la capienza di 72 bambini: i costi sono stati supportati dalla piccola comunità anche se vi sono stati contributi pubblici.

Gli adeguamenti alle norme di sicurezza vigenti sono stati apportati nel 1998/99.

La conduzione dell’Asilo fu affidata alle Rev.de Suore “Le Piccole Ancelle del Sacro Cuore di Città di Castello” ritirate nel luglio 2002.

Attualmente la scuola viene condotta da insegnanti laiche.

La gestione, molto difficile per quegli anni, fu affidata al Comitato di cittadini  che l’aveva voluta, fino al 1952: nel settembre di quell’anno infatti venne nominato per il biennio 1952-1953 il primo Consiglio di Amministrazione, coordinato dal Parroco.

La nomina di questi Consigli si susseguì fino al 1977, anno in cui venne introdotta la nuova legislazione con l’elezione del Consiglio di Amministrazione in cui erano rappresentati anche i genitori dei bambini frequentanti la Scuola Materna ‘Don Baradello’ e di cui venne eletto il primo Presidente.

La Scuola che rimane ‘gestione della Parrocchia’ ha nell’anno 2000 cambiato il proprio regolamento per adeguarlo a quanto richiesto dalla nuova legge sulla parità scolastica (PARITA’ CONCESSA CON DECRETO DEL 28.02.2001 PROT. 488/1128).

La Scuola dell’Infanzia si fonda sulla libera adesione dei genitori al Progetto Educativo: garantisce alle famiglie la libertà di scelta prevista dalla Costituzione  Italiana: è aperta a tutti coloro che condividono la sua proposta educativa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  1. INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI EDUCATIVI

PRIORITARI DELLA SCUOLA

 

 

La Scuola dell’Infanzia ‘Don Baradello’ è situata nel Comune di Latisana  (ab. 14.000 circa) ed accoglie bambini dai 3 ai 6 anni che abitano principalmente nei dintorni della cittadina, eccetto qualche alunno che proviene dal centro del capoluogo.

Quasi la totalità dei bambini vive in famiglie mononucleari con spazi sia interni che esterni. Alcuni abitano in condomini.

La frazione di Latisanotta si trova in una zona di campagna, vicina all’autostrada Trieste-Venezia a pochi chilometri dal centro balneare di Lignano Sabbiadoro: pertanto risente del lavoro stagionale e delle necessità ad esso legate.

Nel Comune di Latisana sono presenti quattro Scuole dell’Infanzia (due statali e due paritarie), una Scuola Primaria suddivisa in tre plessi (Latisana, Latisanotta, Pertegada), una  Scuola Secondaria di primo  grado e tre Scuole Secondarie di secondo grado.

Mancano grossi insediamenti produttivi: la maggior parte della popolazione è pendolare sia verso la località di  Lignano Sabbiadoro (come dipendenti od imprenditori) sia verso le zone industriali dei Comuni vicini.

Il tasso di disoccupazione, nel periodo estivo è irrisorio, mentre nel periodo invernale esiste una forte disoccupazione femminile.

 

    1. Descrizione dell’edificio scuola.

La Scuola ha un giardinetto con due ingressi: il primo si apre in un ampio salone con palcoscenico che funge da teatro per le feste principali durante l’anno scolastico e per gli incontri formativi con i genitori, mentre il secondo su di un ampio corridoio lungo il quale sono dislocate la segreteria, la cucina, la dispensa, l’aula insegnanti e tre aule per le rispettive sezioni.

Inoltre, uscendo dall’aula insegnanti troviamo a destra una scala che conduce all’ex appartamento della comunità religiosa ora adibito a locale spogliatoio per la cuoca e deposito di materiali/accessori; a sinistra si accede alla lavanderia, ai servizi igienici ad uso esclusivo del personale di cucina, al refettorio, ad un’aula-laboratorio.

Infine un ultimo atrio  attrezzato con mensole/attaccapanni per sistemare gli zainetti personali dei bambini e panchine con  porta scarpe, ci porta ai servizi igienici degli allievi e delle docenti.

 

Attrezzature

Ognuna delle tre aule è provvista di tavoli e seggiole omologati, armadietti. Le due aule centrali sono dotate di una grande vetrata dalla quale è possibile vedere sia lo spazio mensa che il giardino esterno. Inoltre vi sono giochi e materiali didattici vari e materiali tecnologici (stereo, videoregistratore, televisione, computer).

Il corridoio dell’ingresso è attrezzato di armadietti spogliatoio ad ante chiuse  dei quali i bambini possono disporre per riporre i propri oggetti personali. E’ presente inoltre, all’ingresso una bacheca in cui vengono affisse circolari, comunicazioni scuola-famiglia, annunci, messaggi vari e dove giornalmente viene esposto il menù.

Il salone è un ambiente di duplice utilità: viene utilizzato sia per l’attività motoria, sia per il riposo pomeridiano. Per entrambi i momenti è dotato di attrezzature sportive come (coni, corde, palloni, cerchi, tappeti, ecc…) e di lettini in tela di cotone e un armadio per contenere coperte e cuscini. In refettorio: 40 sedie, 6 tavoli, 2 carrelli portavivande ed un armadietto  porta-stoviglie: accanto al refettorio c’è un’area per il lavaggio stoviglie provvista di lavello a due vasche, un lavatoio, una lavastoviglie del  tipo  per comunità e una lavatrice.Nel locale cucina: una cucina per comunità a quattro fuochi più forno, un forno a vapore, un tavolo da lavoro chiuso con mensola porta pentole in acciaio inox, un frullatore a immersione, un robot da cucina multiuso, un tritacarne, un lavello a due vasche con rubinetto ad apertura a gomito, un dosatore per sapone liquido, uno scolapiatti chiuso in acciaio inox, un armadio per le pentole, un frigorifero  ed un congelatore  sempre in acciaio inox: il tutto è adeguato alla normativa del D.L. n. 155/97.Nel giardino esterno troviamo: un castello con scivolo, due altalene doppie, un’altalena doppia con scivolo, un scivolo con scaletta, una sabbiera con copertura, tre giochi a molla, un’arrampicata con spalliera, una capanna alla “canadese” con fune di salita, un percorso mobile e un  tavolo da pic-nic. La Segreteria è fornita di libri, fax, computer e stampante, armadi, scrivania: qui si trova l’archivio corrente e tutti i documenti inerenti all’attività  amministrativa.

Nell’aula insegnanti troviamo una fotocopiatrice, un computer e una stampante,  armadi, scrivania e un tavolo con sei sedie e testi didattici per il personale docente.

 

 

    1. Gli spazi, la loro funzione e la loro organizzazione

Per raggiungere gli obiettivi cognitivi, relazionali, affettivi indicati dalle Indicazioni Nazionali, il collegio docenti, ha prestato particolare attenzione all’organizzazione ed alla struttura degli spazi, poiché lo spazio è un contesto educatore capace di dare stimoli allo sviluppo delle competenze relative ai diversi campi d’esperienza.

Le aule: in esse si svolgono l’accoglienza del mattino e le attività di sezione per raggiungere gli obiettivi presenti nella programmazione: ognuna è divisa in angoli, cioè spazi che possono essere delimitati ove il bambino svolge specifiche attività di gioco. Questa suddivisione permette:

 

  • Al bambino di scegliere autonomamente l’angolo di gioco in base alle proprie preferenze e attitudini al fine di sviluppare capacità e abilità in modo indipendente.
  • All’insegnante di osservare e supervisionare le attività di  gruppo e intervenire in quanto moderatore.

 

 

Alcuni degli spazi proposti all’interno delle sezioni che vengono riorganizzati periodicamente in base alle esigenze dei bambini, sono i seguenti:

  • Angolo della lettura, in cui il bambino fa esperienze per arricchire del linguaggio, per allenare l’ascolto, per viaggiare con la fantasia e per visualizzare le prime forme semplici di lingua scritta (individuazione dell’elemento lettera, individuazione dell’elemento parola);
  • Angolo della pittura  dove il bambino esprime la sua creatività e la sua fantasia tramite l’utilizzo di materiale  pittorico vario;
  • Angolo della cucina  in cui è favorito il gioco simbolico ed imitativo.
  • Angolo della manipolazione per lo sviluppo e il raffinamento del denso tattile.


La sala da pranzo: è lo spazio per il pranzo in comune.

La cucina: attrezzata per preparare il pranzo per gli utenti della scuola dell’infanzia.

Servizi igienici: i bagni riservati alla scuola dell’infanzia, sono studiati a misura di bambino in modo da favorire l’autonomia nello svolgimento delle corrette norme igieniche.

Salone: il salone ha molteplici usi, situato al piano terra, viene utilizzato per giochi liberi non strutturati e per giochi guidati. È luogo di accoglienza al mattino, diviene palestra attrezzata per l’educazione motoria, si trasforma in  luogo per il riposo pomeridiano e di congedo al termine della giornata scolastica.

Giardino: questo spazio viene usato durante tutto l’anno scolastico ed è luogo anch’esso di attività, di osservazione didattica, di sperimentazione e confronto.

 

 

 

3.2 Analisi risorse umane

I bambini, le loro famiglie e il coordinamento tra insegnanti avranno un ruolo fondamentale nell’offerta educativo-didattica. La scuola dell’infanzia “Don Baradello” di Latisanotta considera infatti i bambini come persone, soggette di diritti inalienabili, ed intende promuovere lo sviluppo attraverso la cura attenta di tutte le loro esigenze materiali e più ancora, psicologiche e spirituali.

Alle famiglie che, pur affidando i loro figli alla scuola, conservano l’obbligo prioritario di educarli viene chiesta una sincera collaborazione e partecipazione per la realizzazione del progetto educativo. Il coordinamento tra insegnanti, attraverso la loro formazione ed aggiornamento continui, assume particolare importanza, poiché crediamo che la professionalità dell’educatore vada costruita e non improvvisata.

 

I bambini

Nella Scuola dell’Infanzia, come da Decreto Ministeriale, possono frequentare i bambini nati entro il 31 dicembre dell’anno corrente nonché i bambini nati entro 30 aprile dell’anno successivo nel caso in cui ci siano posti disponibili e non ci siano liste d’attesa.

 

Il personale

Le insegnanti sono due a tempo indeterminato, una in possesso  di titolo di diploma di istituto magistrale, una  abilitata in quanto frequentante laureanda il corso di Scienze della Formazione Primaria.

Una delle insegnanti  riveste il ruolo di coordinatrice.

Il personale è assunto in base alle leggi vigenti ed al contratto di lavoro della FISM..

Sia le insegnanti che la cuoca partecipano a corsi di  formazione ed aggiornamento organizzati dalla FISM di Udine a cui la scuola è federata.

In particolare le insegnanti partecipano ai corsi  di aggiornamento e formazione organizzati dalla  FISM di Udine. Partecipano inoltre agli aggiornamenti gestiti dalle Scuole Statali e ai corsi della Curia di Udine.

La cuoca, l’addetta al servizio di pulizie sono formate all’autocontrollo alimentare  nella ristorazione  scolastica –HACCP- (D.L. n. 155/97).

Inoltre alcuni componenti del Comitato di Gestione hanno partecipato al corso sul D. L.vo 626/94

Tutto il personale partecipa regolarmente ai corsi di aggiornamento relativi a Sicurezza, Antincendio e Pronto soccorso.

La scuola è disponibile ad accogliere personale “Docente” o “Operatrice Scolastica” che svolga l’attività come “Tirocinio Formativo”,  per migliorare la propria preparazione professionale.

 

 

Le funzioni del personale non docente

Cucina e pulizie:

  • È responsabile dell’igiene e della pulizia dei locali e del materiale d’arredo (n. 2 persone)
  • Predispone l’occorrente per il pranzo
  • Collabora con l’educatore per la pulizia del bambino, nel momento del pasto e del riposo pomeridiano.

 

 

L’ufficio segreteria è responsabile di:

  • curare i rapporti con le insegnanti, con il personale non docente ed il Consiglio di gestione;
  • vigilare sul personale non docente e segnalare al presidente o al suo delegato in merito alle presenze, alle   assenze, le ore straordinarie e le iniziative di aggiornamento e formazione in servizio  del personale docente;
  • collaborare con la FISM e gli studi di consulenza;
  • tenere la prima nota, controllare il pagamento delle rette ed il buon ordine dell’ufficio e dell’archivio della Scuola;
  • ricevere i fornitori  e provvedere agli acquisti dei beni alimentari in collaborazione con la cuoca;
  • collaborare con il responsabile per la sicurezza e con le ditte incaricate delle manutenzioni;
  • vigilare sulla funzionalità degli impianti,
  • collaborare con il servizio Prevenzione ed Igiene della locale A.S.L.

 

 

VARIE

 

Mensa

La scuola ha la mensa interna ed il menù visto ed approvato dalla A.S.L  è suddiviso in 5 giorni: le pietanze variano settimanalmente e le tabelle vengono consegnate ai genitori al momento dell’iscrizione.

 

Servizio sanitario

La Scuola usufruisce del Servizio Sanitario Pubblico.

 

Emergenza antincendio

Un’insegnante è addetta all’emergenza antincendio, prevenzione incendi, e lotta antincendio (D.L./vo 626/94 art. 13) coadiuvata dal responsabile geom. Zucchiatti Massimo.

Tutte le insegnanti, la cuoca e l’addetta al servizio di pulizie  hanno frequentato un corso per addetti antincendio.

 

Progetto Sicurezza

La Scuola  garantisce la sicurezza dei locali, adeguati secondo le norme. Periodicamente si effettuano prove di evacuazione.

 

Organizzazione scolastica

Il ritmo  della giornata educativa del bambino va determinato tenendo presenti sia le finalità proprie della Scuola, sia alcuni criteri orientativi:

 

  • Fornire al bambino dei punti di riferimento esterni, sicuri e costanti.
  • Salvaguardare il suo benessere psicofisico.
  • Considerare la percezione del tempo e le sue componenti emotive.
  • Proporre un armonico alternarsi di attività che tengano conto dei tempi di attenzione e richiedano una diversa intensità d’impegno.
  • Attività libere e strutturate, esperienze socializzanti ed individuali.
  • Soddisfare i bisogni primari dei bambini.
  • Sviluppare l’orientamento nello spazio e nel tempo.

 

Per una migliore organizzazione delle attività, il tempo scolastico è stato suddiviso in fasce orarie, chiaramente i tempi hanno solo valore indicativo e non devono essere applicati e considerati in modo rigido ed acritico.

 

Questa organizzazione flessibile del tempo scolastico consente di mantenere sia una struttura per aule-laboratorio o sezioni, sia di realizzare momenti di eterogeneità, entrambi fondamentali per l’apprendimento, la comunicazione e la socializzazione dei bambini.

 

La Scuola è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.00. L’uscita intermedia è dalle 13.00 alle 13.30.

 Per i bambini che iniziano la scuola a settembre sono previsti tre giorni a loro dedicati, con orari di frequenza volti al graduale distacco dalla famiglia e ad un positivo inserimento a scuola. Date e orari vengono comunicati e descritti ai genitori durante la riunione conoscitiva di giugno.

 

La giornata scolastica è così organizzata:

 

Ore 07.45- 08.00 pre - accoglienza

Ore 08.00-09.00 ingresso,  accoglienza dei bambini e  gioco libero.

Ore 09.00-10.00 attività di routine (servizi igienici, merenda e momento di preghiera).

Ore 10.00-11.30 attività didattica in sezione o negli spazi comuni,  laboratorio per  gruppi  di età eterogenea.

Ore 11.30-12.10 igiene personale e preparazione al pranzo gruppo piccoli.

Ore 12.10-12.45 igiene personale e preparazione al pranzo gruppo medi e grandi.

Ore 12.45-13.15 uscita intermedia.

Ore 13.15-15.00 rilassamento, ascolto di musica, racconti e riposo. Attività di sezione per grandi

Ore 15.00-15.30 alzata, riordino e merenda.

Ore 15.30-16.00 preparazione e uscita.

 

                                                                                                                         

Prolungamento dell’attività didattica

Da alcuni anni è previsto il prolungamento dell’attività didattica nel mese di luglio gestito unicamente dalle insegnanti e dal personale interno della scuola.

 

Organi collegiali

Nella Scuola sono istituiti i seguenti organi collegiali:

  • Assemblea generale dei genitori: E’ costituita dai genitori delle bambine e dei bambini iscritti. La prima assemblea viene convocata, entro il mese di settembre, dalla coordinatrice della scuola, durante questa assemblea viene  eletto, tra i genitori degli alunni iscritti e frequentanti, il proprio presidente che dura in carica un anno. L’assemblea viene convocata dal presidente di norma due volte in un anno o ogniqualvolta specifiche esigenze lo richiedano.
  • Assemblea  di sezione dei genitori: E’ formata dai genitori dei bambini di ciascuna sezione e designa due genitori (Rappresentanti) per il consiglio di intersezione che collabora con l’insegnante della sezione per migliorare soluzioni di questioni proposte dalla stessa.
  • Consiglio di intersezione: E’ composto dai docenti in servizio nella scuola e da due genitori degli alunni per sezione, scelti nelle rispettive assemblee, ed è presieduta dalla coordinatrice della scuola che lo convoca. Alle riunioni del consiglio di intersezione viene invitato il genitore designato dall’assemblea generale a far parte dell’organismo gestionale della scuola. Il consiglio si riunisce, di norma, due/ tre volte l’anno.
  • Collegio dei docenti della scuola: E’ composto dal personale docente della scuola ed è presieduto dalla coordinatrice delle attività didattiche (nominata dal Gestore). Il collegio si insedia all’inizio dell’anno scolastico e si riunisce almeno una volta ogni due mesi.
  • Collegio dei docenti di zona: E’ costituito dalle insegnanti in servizio tra le scuole che risultino collegate in rete nell’ambito territoriale di coordinamento pedagogico e didattico organizzati dalla FISM ed è presieduto da un referente di zona nominato dalle insegnanti della zona interessata. Il collegio si riunisce almeno tre volte all’anno allo scopo di definire e verificare le linee comuni della programmazione educativa e didattica e favorire lo scambio di esperienze tra scuole operanti nel territorio.

E come da Regolamento Istitutivo del 21.05.2001:

Comitato di Gestione

Il Presidente

Il Segretario

 

 

FINANZIAMENTI

Come già citato dall’art. 7 del regolamento istitutivo la Scuola conseguirà i suoi scopi con rette e contributi delle famiglie, beni patrimoniali provenienti da donazioni, oblazioni, eredità, legati e lasciti, iniziative benefiche e non ultimi contributi d’enti pubblici e privati.

Allo scopo la Scuola presenta domande di finanziamento annualmente sia per la gestione ordinaria che per progetti attraverso bandi.

Per la gestione ordinaria sono presentate le domande al MIUR, alla Regione, al Comune di Latisana ed alle varie associazioni del territorio.

Partecipa anche a bandi emessi dal MIUR e dalla Regione per progetti specifici: un tempo si presentava progetti anche dalla Provincia ma dopo la chiusura delle Province questo non è più possibile e pertanto mancano dei finanziamenti importanti per piccoli acquisiti di attrezzature didattiche, per arredi di aule, uffici e cucina.

I bandi cui partecipa riguardano l’arricchimento del PTOF e l’insegnamento   della lingua friulana: partecipa anche a bandi regionali per la manutenzione straordinaria del fabbricato sede della Scuola.

 

PROTOCOLLI COVID

Il responsabile legale della Scuola per prevenire la diffusione del virus ha informato il personale e famiglie sulle regole d’igiene che si devono adottare, ha nominato dopo apposito corso formativo un referente per il COVID ha attivato il patto di corresponsabilità per la collaborazione scuola famiglia.

Il personale scolastico rispetta le disposizioni previste dalla normativa vigente in materia di prevenzione e contrasto alla diffusione del COVID inoltre è tenuto ad informare il responsabile legale o suo delegato di eventuali contatti stretti con persone positive nonché dei sintomi degli alunni.

Sono state acquistate le mascherine protettive sia chirurgiche che FFP2 ad uso di tutto il personale che è obbligato ad indossarle.

 

Riguardo alle regole per l’ingresso e l’uscita dalla Scuola sono stati informate le famiglie di evitare assembramenti, inoltre è vietato ai genitori l’accesso alla Scuola: la consegna ed il ritiro dei bambini avviene, mantenendo il distanziamento, all’ingresso, in veranda esterna. Internamente sono state istituite delle bolle che vengono rispettate per tutte le attività utilizzando anche turnazioni.

Per la pulizia ed igienizzazione sono state acquistati presidi specifici ad uso degli addetti che giornalmente con programma ben definito provvedono alla pulizia e igienizzazione e aereazione interna della Scuola ma anche esterna del parco giochi.

Queste modalità adottate lo scorso anno scolastico sono mantenute anche per l’anno 2021-2022.

  1. LA RISPOSTA PROGETTUALE DELLA SCUOLA

 

 

4.1 La continuità educativa

La continuità educativa implica una qualità di scelte e la convergenza di tutte le risorse educative nel rispetto del processo di crescita del bambino. Per questo il Collegio Docenti della Scuola dell’Infanzia tiene conto del patrimonio di valori, conoscenze, abilità ed esperienze di cui il bambino è già in possesso quando inizia la Scuola e sviluppa in esso i prerequisiti essenziali per l’attività scolastiche successive. Senza fare anticipazioni di contenuti e di metodi, instaura rapporti costruttivi di continuità orizzontale e verticale:

 

Continuità orizzontale:

-stabilendo una collaborazione educativa con le famiglie dei bambini;

-assemblee, riunioni, colloqui individuali

-utilizzando le risorse umane, culturali e didattiche del territorio (parrocchia, comune, scuole limitrofe, biblioteca, associazioni, ASL, FISM).

 

Continuità verticale:

-Scuola dell’Infanzia-Scuola Primaria.

-in riferimento alla Scuola Primaria: con momenti di incontro fra insegnati dei due ordini di Scuola per un confronto su obiettivi, progettazione, contenuti, modalità organizzative e didattiche; per definire esperienze di continuità da condividere con i bambini di cinque anni; per la compilazione di una scheda personale di raccordo con la Scuola Primaria per ogni bambino di cinque anni. Queste attività saranno propedeutiche al futuro inserimento nella nuova realtà scolastica. Al termine dell’anno scolastico tra i due gradi di scuola avviene un passaggio di dati necessari per la conoscenza dei nuovi alunni e la formazione delle classi prime. Ognuna delle due forme di metodo didattico  offre diverse opportunità  al bambino di fare esperienze sia in piccolo che in grande gruppo, sia per età omogenee che eterogenee.

 

 

4.2 L’accoglienza

L’accoglienza rappresenta il momento dell’incontro tra alunni, insegnanti e genitori, al fine di conoscersi e confrontarsi. E’ un momento esclusivo dedicato ai nuovi iscritti durante il quale gli alunni e le loro famiglie entrano nell’ambiente scolastico, prendono confidenza con esso e iniziano a costruire i primi legami. All’accoglienza si dedicano solitamente due o tre giornate a inizio anno scolastico, durante le quali tutte le insegnanti si dedicano esclusivamente ai nuovi iscritti.

 

 

4.3 Collaborazione scuola-famiglia

La Scuola promuove periodicamente incontri con insegnanti e genitori.

Ogni genitore può chiedere agli insegnanti informazioni riguardanti il figlio e così pure le insegnanti ai genitori, previo appuntamento. In questi incontri individuali il genitore avrà modo di conoscere il percorso educativo e didattico del figlio e di comunicare quanto egli ritiene utile affinché si realizzi una costante collaborazione nell’opera educativa.

Esistono inoltre tutti gli incontri collegiali previsti dal Regolamento della Scuola.

La Scuola organizza incontri e gite annuali che coinvolgono bambini e genitori in attività ricreative comuni.

 

4.4 Laboratori annuali attivi sono:

  • FRIULANO
  • INGLESE
  • ATTIVITA’ MOTORIA
  • TEATRO
  • ESPRESSIVO-MANIPOLATIVO
  • MUSICA

Per tutti i bambini viene svolto un percorso educativo per l’IRC. L’educazione religiosa è parte integrante della progettazione della nostra Scuola. Le scelte delle attività educative assumono come base di partenza gli interessi dei bambini e le esperienze che essi vivono in famiglia, nella scuola, nell’ambiente sociale e in riferimento alla comunità, per aiutarli ad aprirsi ad un mondo ricco di opportunità di crescita, dialogo e scoperta.

 

 

4.5 Osservazione e valutazione

Per organizzare in maniera efficace gli interventi educativi è fondamentale l’osservazione (strumento chiave per la valutazione nella scuola dell’infanzia) dei bambini perché permette di conoscere le caratteristiche principali della loro personalità, i loro modo di rapportarsi con gli altri e con gli oggetti e di individuare le occasioni più opportune di intervento che di volta in volta vengono valutate e, se necessario, modificate. Come predisposto dal MIUR nell’anno 2021 sono state introdotte ai fini valutativi, delle griglie di valutazione per competenze.

 La valutazione degli apprendimenti, secondo le nuove disposizioni, sarà riferita a quattro livelli di apprendimento: AVANZATO, INTERMEDIO, BASE, IN VIA DI PRIMA ACQUISIZIONE.

Per ogni livello si descrive un grado di autonomia nello svolgimento delle attività predisposte che simulano situazioni note o non note e che mobilitano nel bambino una varietà di risorse  e competenze.

 

Si valuta per:

Conoscere e comprendere i livelli raggiunti da ciascun bambino per poter identificare i processi da:

◊ promuovere

◊ sostenere

◊ rafforzare al fine di favorirne lo sviluppo e la maturazione.

Valutare il bambino in una prospettiva di continua “regolazione” dell’attività didattica, tenendo presenti:

◊ i modi di essere

◊ i ritmi di sviluppo

◊ gli stili di apprendimento.

 

Si valuta quando:

◊ All’inizio dell’anno scolastico per conoscere la situazione di partenza.

◊Durante l’anno scolastico nell’ambito dei percorsi didattici proposti

◊Al termine dell’anno scolastico per una verifica degli esiti formativi raggiunti dai bambini e dalle   qualità delle attività educative.

◊A conclusione dell’esperienza scolastica in continuità con la famiglia e la scuola primaria.

 

Si valuta (come):

Raccogliendo elementi sulla base di specifici indicatori tramite:

◊ osservazioni

◊ colloqui

◊ conversazioni

◊ analisi di elaborati prodotti dai bambini.

 

 

Verso la fine dell’anno scolastico il Collegio Docenti e il Consiglio di Intersezione valuteranno l’adeguatezza e l’effettivo successo del PTOF. Tale verifica diventa fondamentale per la stesura del PTOF degli anni successivi.

 

 

 

 

DOCUMENTI

 

Sono parte integrante del P.T.O.F. gli allegati:

  1. Progettazione didattico educativa annuale
  2. Regolamento interno della scuola
  3. Protocollo accoglienza
  4. Calendario scolastico
  5. Menù

Tali documenti sono approvati dal Legale Rappresentante della Scuola, dal Consiglio di Amministrazione  e dal Consiglio Economico della Parrocchia ‘Santa Maria Maddalena’ di Latisanotta  frazione.  di Latisana (UD).

 

 

 

 

USCITE E GITE SCOLASTICHE

 

MAGGIO gita scolastica con i genitori

GIUGNO  uscita dattica con i bambini

Date da definire.

 

 

 

 

 

CONCLUSIONI

 

Il PTOF è il risultato di un percorso di riflessione e progettazione che il Collegio dei Docenti e le altre componenti della scuola hanno effettuato con l’intento di interpretare i bisogni formativi degli alunni e del contesto socio-culturale.

Per raggiungere gli obiettivi indicati sono state pianificate le seguenti linee d’azione e attività:

-definizione e aggiornamento annuale del PTOF

-realizzazione e coordinamento delle attività del PTOF.

 

 

 

 

 

 

 

FORMALI APPROVAZIONI

 

 

Approvazione da parte del Collegio dei docenti in data 20.09.2021

 

Approvazione all’unanimità del Legale Rappresentante e del Comitato di Gestione in data 24.10.21                   

 

Presentazione e approvazione del Consiglio di Intersezione in data 21.10.2021

 

 

 

 

 

 

 

Latisana, ottobre 2021                                                        Firma del legale rappresentante

 

                                                                                                                           F.TO Carlo Fant